Nell’incontro che si è svolto oggi, con l’obiettivo di scongiurare la chiusura della fabbrica e 81 licenziamenti, il sindaco di Cornaredo si è impegnato a convocare l’azienda per esprimere, non solo ai lavoratori, ma anche a chi li vorrebbe trasformare in disoccupati, la sua contrarietà a una scelta che priverebbe il territorio di un'azienda storica e importante.
“Per noi – sostiene Giulio Morelli, della Fiom di Milano –, è importante che le istituzioni si attivino per evitare l’ennesimo dramma sociale. È di poco fa, la notizia che il prefetto di Milano ha convocato, per venerdì 2 febbraio, sindacato e rappresentanti dei lavoratori. Dal momento che la Colgar è di proprietà di un gruppo cinese, abbiamo chiesto d'incontrare anche la console della Repubblica Popolare di Cina e la fondazione Italia-Cina. Nel frattempo, proseguono le mobilitazioni dei lavoratori”.