Martedì 12 marzo, dalle ore 8 alle 10,30, i lavoratori di Cofely Italia terranno un presidio davanti alla sede aziendale per protestare contro i 109 esuberi dichiarati dal gruppo.    
 
Cofely, società nata della fusione di Cofathec e Elyo, è, come recita il sito, “leader dell’efficienza energetica”, con 2.400 collaboratori e 50 sedi su tutto il territorio nazionale. La multinazionale francese dell'energia si presenta come una solida realtà industriale, in grado di soddisfare tutte le necessità energetiche e gestionali: dagli enti pubblici alla sanità, dalla grande distribuzione alle industrie, dalle infrastrutture al settore residenziale e al terziario.
 
"E con tanta proclamata efficienza e solidità – rileva la Fiom –, non si capisce perché, a fine febbraio, abbia deciso di dichiarare 109 esuberi (di cui metà nella sede di Milano) e non intenda neppure discutere di strumenti alternativi ai licenziamenti. Tanto più che Gdf Suez (nata nel 2008 dalla fusione tra Gaz de France e Suez) ha un fatturato plurimiliardario e sta investendo 'pacchi' di euro in pubblicità".