"La Cmd di Atella, a differenza di quanto affermato ai tavoli ufficiali di trattativa, senza alcun confronto con la Rsu o con le organizzazioni sindacali territoriali, ha cessato i contratti a un numero rilevante di lavoratori somministrati sostituendoli con altrettanti di nuova assunzione. La stessa azienda, lo scorso 7 ottobre, ha ricevuto la visita del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, annunciando investimenti e assunzioni, anche con risorse pubbliche, che rischiano di diventare soltanto proclami". Così Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, ed Emanuele De Nicola, segretario generale Nidil Potenza.

"Le ultime scelte aziendali, con il licenziamento di  circa venti lavoratori somministrati e il rischio per altri 40, nulla hanno a che vedere con il 'decreto dignità', in quanto si tratta di lavoratori che hanno prestato la loro attività stabilmente per molti anni - alcuni anche da sette - e che andavano già stabilizzati in virtù di passati accordi aziendali. Lavoratori ai quali viene cancellata la professionalità e l’esperienza maturata, calpestandone ogni diritto", continuano i due dirigenti sindacali.

"Stiamo parlando di funzioni e attività lavorative non sostitutive di lavoratori assenti ma che, al contrario, hanno consentito di mantenere le produzioni e le commesse. Si metta fine a al continuo ricorso a questa 'falsa somministrazione' e si rispettino le norme contrattuali e legislative. Chiediamo l’immediato intervento dell’Ispettorato del lavoro, affinché si rispettino le norme al fine di tutelare i diritti di tutti i lavoratori. Auspichiamo che il ministro Di Maio, dopo la visita di cortesia, intervenga sull’incresciosa vicenda", concludono i due sindacalisti.