Tre giorni di sciopero non sono bastati: si prosegue ad oltranza, anche domani, sabato 24 novembre, con un presidio per bloccare il trasferimento dei macchinari alla Ciesse srl in liquidazione di Ciserano. In questa azienda metalmeccanica i lavoratori scioperano da mercoledì contro il trasferimento di tutto l’organico (14 persone) a Trevenzuolo, in provincia di Verona, cioè a 130 km di distanza. A Ciserano la produzione di scambiatori di calore si fermerà a partire dal 1° gennaio.  
 
“Per lunedì pomeriggio, alle 14.30, è in programma un incontro con l’azienda. Dopo il passaggio dell’organico a Tecno group industry, subentrata alla Ciesse con un contratto Rent to buy (un affitto con intenzione di compravendita), abbiamo più volte chiesto di avere informazioni sugli inquadramenti che, con il passaggio, avrebbero dovuto essere garantiti ai lavoratori – ha spiegato Seck Cheikh Tidiane della Fiom Bergamo –. Non abbiamo mai ricevuto risposta. Alla fine, abbiamo ricevuto la comunicazione dell’intenzione di trasferire da gennaio tutti i dipendenti ex Ciesse a Verona. Intanto, da qualche giorno, i lavoratori stanno assistendo all’arrivo di camion, su cui si è cominciato a caricare i macchinari che vengono portati fuori dallo stabilimento: con il presidio, stiamo cercando di bloccare questo trasporto”.