“Prendiamo atto con rammarico della volontà del gruppo floricolo Ciccolella, leader del settore con quattro stabilimenti produttivi e circa 700 lavoratori dipendenti, di continuare a rifiutare qualsiasi tipo di relazione sindacale con la Flai Cgil”. A parlare è il segretario nazionale della Flai Cgil, Salvatore Lo Balbo, tornando sulla difficile vertenza Ciccolella.

La crisi, il momento negativo che sta attraversando il settore florovivaistico
italiano e la contrazione dei consumi, dice Lo Balbo, “potrebbero gravare sulla situazione economico-finanziaria complessiva del gruppo, con dirette e negative conseguenze sui lavoratori dipendenti. Per questo abbiamo ritenuto indispensabile sollecitare la Ciccolella ad aprire un confronto diretto con tutte le organizzazioni sindacali al fine di ricercare tutti quegli strumenti in grado di salvaguardare l’occupazione e di sostenere i redditi delle lavoratrici e dei lavoratori. Purtroppo, però, ogni nostra richiesta di incontro è caduta nel vuoto e ad oggi la Flai è totalmente tagliata fuori dai normali e consueti meccanismi delle relazioni tra sindacati ed azienda”.

La situazione generale del gruppo
, insiste Lo Balbo, “è aggravata da un sistema di relazioni industriali arretrato e da un rapporto poco sereno con i lavoratori e con le Organizzazioni sindacali che li rappresentano. A fronte di questa situazione la Flai ha deciso di convocare per i prossimi giorni assemblee sindacali in tutti i siti produttivi del gruppo e di promuovere una riflessione pubblica sul settore florovivaistico e sul gruppo Ciccolella”. La sigla di categoria si riserva la possibilità di indire una giornata di mobilitazione generale di tutti i lavoratori “qualora l’azienda dovesse ancora una volta rinviare l’apertura di un confronto”.