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Avvicinarsi sempre di più ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, implementando e accorciando le distanze tra i servizi di tutela collettiva e quelli di tutela individuale. Allo stesso tempo allargare le competenze dei delegati della Cgil in chiave "fiscale" e far conoscere così il vasto spettro di servizi che i Caaf Cgil offrono agli iscritti. È in estrema sintesi il senso del progetto sperimentale - dal titolo "Check Up fiscale", promosso dalla Funzione pubblica e dal Caaf Cgil, presentato oggi, 6 novembre, a Roma presso l'Ospedale Gemelli.
Obiettivo del progetto è mettere in sinergia Caaf e delegati sindacali, perché alle lavoratrici e ai lavoratori, anche sullo stesso posto di lavoro, possano essere offerte risposte ai loro bisogni di natura fiscale. Allargare, cioè, il perimetro della relazione tra i Caaf Cgil e i lavoratori iscritti - al momento sostanzialmente ristretto al periodo della dichiarazione dei redditi - offrendo servizi lungo l'intero corso dell'anno, attraverso il ruolo dei delegati sindacali, adeguatamente formati, che si occuperanno così di promuovere il servizio, intercettare il bisogno dei lavoratori, offrire una prima risposta ed eventualmente indirizzarli verso il Caaf più vicino.
La situazione attuale nel Lazio vede il Caaf Cgil effettuare il servizio di assistenza ed elaborazione del Modello 730 in circa 90 posti di lavoro dislocati su tutto il territorio della regione, prevalentemente nel comune di Roma. Al momento il ruolo dei delegati è quello di promuovere e organizzare il servizio sul posto di lavoro attraverso la presa degli appuntamenti. Questo progetto sperimentale si propone di allargare la consulenza - non solo quindi il 730, ma anche Imu e Tasi, bonus sociali, cartelle esattoriali e altro ancora - e allo stesso tempo di formare i delegati sui posti di lavoro attraverso competenze che riguardino la tutela individuale.
La sperimentazione partirà nel Lazio in diversi luoghi di lavoro e coinvolgerà in sinergia, come anticipato, responsabili territoriali Caaf, operatori fiscali di sede e Rsu/Rsa aziendali della Fp Cgil. "Con la Fp Cgil parte la sperimentazione di un percorso che vogliamo estendere a tutte le categorie", afferma il presidente del consorzio Caaf Cgil Mauro Soldini, che spiega: "Vogliamo offrire ai nostri iscritti più servizi e offrire più strumenti ai nostri delegati, mettendo insieme la rappresentanza collettiva con quella individuale per dare così un valore aggiunto alla rappresentanza nei luoghi di lavoro".
Una prima fase, quella presentata oggi, "delicata e importantissima - sostiene Soldini -: puntiamo a passare dalla logica del "solo" adempimento del 730 a una consulenza lungo l'intero anno, perché riteniamo di poter dare ai lavoratori un valore aggiunto importante dando loro risposte a diritti, magari non conosciuti o inespressi". Anche perché, racconta Soldini, "da un'indagine che abbiamo condotto tra delegati della Cgil emerge che quasi il 96% di questi ritiene che dare più tutela individuale nei posti di lavoro aiuti a sostenere la fidelizzazione degli iscritti, così come il 92% dei delegati sostiene serva a fare nuove adesioni".
Ed è proprio nelle parole di un delegato della Cgil che si pesa il valore di questa sperimentazione. "Si tratta di una grande novità, che cambia l'approccio del delegato nel posto di lavoro e nella relazione con le lavoratrici e i lavoratori. Passiamo da una dinamica di tutela collettiva a una di tutela individuale e lo facciamo implementando le nostre competenze", racconta Stefano Capitelli, Fp Cgil al Policlinico Gemelli, che aggiunge: "Per un verso facciamo conoscere alle lavoratrici e ai lavoratori l'insieme dei servizi che il Caaf Cgil ti offre, non solo il 730 o al massimo l'Isee, e per l'altro allarghiamo le nostre stesse competenze. Diventiamo un trait d'union in una logica confederale".
A tirare le fila del progetto, il segretario nazionale della Fp Cgil Fabrizio Rossetti: "La sperimentazione - spiega - coinvolge al momento tre regioni, Lazio, Lombardia e Puglia, ma si pone l'obiettivo di allargare sempre più l'implementazione dei servizi Cgil agli iscritti di tutti i luoghi di lavoro della Fp. Ciò che stiamo provando a realizzare da tempo è proprio questo: prendere in carico i bisogni degli iscritti, per come ci vengono ripetutamente manifestati, e provare a dare loro risposte soddisfacenti e di qualità. Lo facciamo da tempo per la loro dimensione professionale, con la copertura nel costo tessera dell'assicurazione per colpa grave o, per esempio, offrendo risposte agli obblighi formativi richiesti per l'esercizio di quella professione; vogliamo farlo anche rispetto alla loro dimensione familiare". A partire da oggi, quindi, gli iscritti alla Cgil dell'Ospedale Gemelli, e non solo, conclude Rossetti, "sanno che possono contare sulla Fp e sul Caaf non più solo per la redazione e invio del modello 730, ma anche per gli altri importantissimi adempimenti della loro vita fiscale".