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L’edizione 2011 del Festival dell’economia di Trento (http://2011.festivaleconomia.eu) si presenta con due anteprime che dicono un mondo: la prima, il 26 Maggio a Trento, in collaborazione con la Federazione trentina della cooperazione, avrà come protagonista Amartya Sen, premio Nobel per l’Economia nel 1998, che terrà una lezione sul tema del Festival: “I confini della libertà economica”; la seconda, il 28 maggio a Napoli, in un posto di una bellezza indicibile, incredibile, commovente, Basilica e Catacombe San Gennaro Extra Moenia, al Rione Sanità, ci sarà una giornata ricca ricca di incontri intorno al tema: “Il sommerso e l’economia da svelare” (http://www.ahref.eu/it/events/notizie-dal-sottosuolo), a cura della Fondazione Ahref (http://www.ahref.eu) e in collaborazione con Fondazione per il Sud (http://www.fondazioneperilsud.it).
Se giuro che ho ancora tutte le mani morsicate perché sono stato invitato alla lezione di Sen e non ci posso andare, mi concedete il beneficio dell’obiettività se vi dico che l’evento di Napoli è particolarmente significativo? Lo è, significativo, per la qualità dei temi in discussione e per l’autorevolezza dei partecipanti; e tutti questi link così brutti da vedere nella pagina ve li ho messi apposta, perché ve ne possiate rendere conto senza che io debba propinarvi un elenco interminabile di titoli e di nomi. E naturalmente il valore dell’appuntamento sta anche per il posto che è stato scelto (ma questo ve l’ho già detto). E se ancora non vi basta, aggiungo che è importantissimo che, nell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Festival dell’economia da Trento si estenda fino a Napoli.
Detto tutto questo sottolineo anche che nella scelta del posto ci vedo una questione di significato nel senso letterale del termine. Sì, perché da quelle parti, al Rione Sanità, intorno a padre Antonio Loffredo, che potrete ascoltare la mattina del 28 maggio nel corso dell’incontro coordinato da Luca De Biase, sta crescendo, è cresciuto, un laboratorio di rinascita civile e sociale che ha come parole chiave “giovani e lavoro”. Proprio così: nella pancia di questa Napoli sempre più improbabile e complicata, al Rione Sanità, intorno al lavoro e ai giovani, alla bellezza e alla cultura, alla dignità e al rispetto si sta cercando di azzannare il futuro contando prima di tutto sulle proprie forze. Presto ne leggerete delle belle: ma di questo ne parliamo un’altra volta.