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"Un attacco al modello sociale europeo". Così la Cgil definisce l'attentato terroristico compiuto mercoledì 7 gennaio a Parigi contro il giornale Charlie Hebdo, che ha causato la morte di dodici persone. In una nota il primo sindacato italiano ha espresso alle organizzazioni sindacali francesi affiliate alla Ces (Cgt, Cfdt, Cftc, Fo, Unsa) la solidarietà e vicinanza ai cittadini e ai lavoratori della Francia.
“In questo attentato - prosegue la nota - hanno, tra gli altri, perso la vita alcuni prestigiosi giornalisti e disegnatori, che hanno fatto della tolleranza tra culture e religioni diverse, della libertà d'espressione, del diritto all'informazione, dell'integrazione pacifica tra i popoli, la cifra della loro esperienza artistica e professionale. È questo insieme di valori e di principi, proprio del modello sociale europeo, il vero obiettivo di una azione barbara e sanguinosa, che propone un'idea di scontro e di conflitto frontale che va respinta e sconfitta, ad ogni livello, in quanto nemica proprio di quelle popolazioni e di quelle confessioni religiose che vorrebbe rappresentare”.
“La Cgil continuerà, nei rapporti diretti con i sindacati francesi, nella comune azione in ambito Ces, nelle iniziative verso le istituzioni europee, a lavorare per un'Europa solidale e integrata, rispettosa degli orientamenti culturali, politici e religiosi di tutti i suoi cittadini, impegnata a diffondere la cultura della pace e della pacifica convivenza su scala mondiale”, conclude la nota.
E ieri pomeriggio, 8 gennaio, a Roma, in piazza Farnese, alle ore 18.00, c'è stata una fiaccolata di solidarietà contro "il vile atto terroristico". A lanciare l'iniziativa la Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) con Articolo 21 e altre sigle. L'appuntamento alle 18 nei pressi dell'Ambasciata di Francia, angolo via dei Baullari. Anche la Cgil ha aderito all'iniziativa. Lo stesso vale per la Fiom che attraverso il suo segretario Maurizio Landini aveva annunciato la partecipazione del sindacato delle tute blu alla fiaccolata: "Con una simile strage che ha provocato morte e dolore sono anche stati colpiti valori come la libertà d’espressione, d’informazione e di stampa che sono tra quelli essenziali per la pacifica convivenza tra popoli, culture e religioni diverse", ha dichiarato Landini.
aggiornato il 9/01 alle 10:00