Decine di migliaia di sfollati dopo il terremoto di magnitudo 6.5 che alle 7.40 del 30 ottobre ha devastato ancora una volta – la terza in poco più di due mesi – l’Italia centrale, con epicentro a Norcia e ha colpito le zone già martoriate dai sismi del 24 agosto e 26 ottobre.

In televisione e sui social, scene e testimonianze di quella paura e panico che purtroppo abbiamo imparato a conoscere in questi mesi.

La Cgil ha manifestato la sua solidarietà per le persone coinvolte: “Vicini a chi sta vivendo questi giorni terribili e ai lavoratori che lottano per salvare e mettere in sicurezze vite e beni”.

Mentre la Cgil dell’Umbria ha annunciato in un tweet di voler mettere a disposizione sedi e strutture per qualsiasi necessità: "In questi momenti drammatici conseguenti alla terribile ennesima scossa di terremoto che ha colpito duramente Norcia e tante altre parti della nostra regione – si legge in una lettera inviata alla presidente della Regione – Catiuscia Marini, dai segretari generali della Cgil dell'Umbria, Terni e Perugia – , vogliamo testimoniare a Lei e a tutta la popolazione umbra la nostra vicinanza e solidarietà".

Per questo, continua la missiva, "le comunichiamo che metteremo da subito a totale disposizione la nostra organizzazione, le sue strutture e sedi, sia in Umbria che a livello nazionale, anche, se necessario, per offrire ospitalità alle persone sfollate o per ogni altra forma di sostegno e aiuto concreto che può essere utile nell’emergenza. Certi che la nostra gente saprà ancora una volta rialzarsi e ripartire".

Insieme allo stupore e al dolore resta la convinzione che qualcosa bisognerà fare per il nostro territorio provato. Vicino alla ricostruzione, che dovrà essere rapida e riportare le persone nelle proprie case, un piano pluriennale di investimenti che rendano sicure le nostre case e i nostri edifici pubblici, a partire da quelli che si trovano nelle zone più a rischio.