"Sono stati affissi a Chivasso, nel Torinese, alcuni manifesti che associano l’interruzione volontaria di gravidanza alla soppressione di bambini. Condanniamo fermamente la campagna contro le donne e contro una legge dello Stato, la '194', che proprio quest’anno celebra il suo quarantennale. Si tratta di una campagna di disinformazione contro le donne, la loro salute e la loro libertà di scelta e autodeterminazione. Invece, la 194 è una legge che ha dato, e continua a dare - nonostante i ripetuti attacchi - ottimi risultati, sia in termini di prevenzione, sia contro gli aborti clandestini e a favore della salute delle donne e della maternità. Le istituzioni intervengano con urgenza in merito alla vergognosa campagna promossa dal movimento per la vita e centro di aiuto alla vita di Chivasso, e il Comune rimuova immediatamente i manifesti, così come è avvenuto in altre città d’Italia". È quanto afferma in un comunicato la Cgil di Torino.
"È importante essere in tante e tanti a prendere posizione, poiché negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un pesante attacco ai diritti civili conquistati negli ultimi decenni (legge 194, unioni civili, spazi delle donne,…) e a un incremento della violenza contro le donne. Inoltre, le prime dichiarazioni di alcuni neoministri (Fontana, Salvini) esplicitano un'idea di società e di cultura che prefigura un arretramento dei diritti di cittadinanza nel loro complesso. Infine, chiediamo che anche in Italia, così come avviene in altri paesi europei, sia considerato reato fare pressioni per convincere le donne a non abortire. Invitiamo le donne e gli uomini, nei luoghi di lavoro e nel territorio, a mobilitarsi per sollecitare il Parlamento e il governo affinché contrastino i continui e sistematici attacchi alla 194 e all’autodeterminazione delle donne. Continueremo a batterci per i diritti e la libertà di donne e uomini nel nostro territorio e nel Paese", conclude la nota sindacale.