"Il decreto 183/14 di attuazione del Jobs act, che si sta discutendo nelle commissioni parlamentari, applica ai lavoratori che cambiano appalto il 'contratto a tutele crescenti': nel giro di poco più di anno nessun lavoratore, oggi in appalto, avrà diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato. Ancora un attacco pesante ai diritti individuali e collettivi di lavoratori e lavoratrici, che spesso operano in condizioni difficili e che rende più facile il diffondersi dell’illegalità". Così la Cgil di Torino.
Di questo e altro, se ne discuterà venerdì 30 gennaio presso la sala 'Pia Lai' della Camera del lavoro di Torino, in un’iniziativa con il segretario confederale Cgil, Franco Martini. Parteciperanno i segretari generali dell'Slc, Massimo Cestaro, della Filcams, Maria Grazia Gabrielli, della Filt, Franco Nasso, della Fillea, Franco Schiavella, della Cgil di Torino, Enrica Valfre, e della responsabile delle politiche contrattuali della Cgil locale, Donata Canta.
È prevista la presenza del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone. Con l’occasione, verrà presentata la proposta di legge di iniziativa popolare sul tema degli appalti: “Gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto', lanciata nei giorni scorsi dalla Cgil Nazionale.
Cgil Torino: 30/1 iniziativa su legalità
"Il lavoro senza diritti e il mercato senza regole producono illegalità"
26 gennaio 2015 • 00:00