“Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Maria Grazia Mazzola, giornalista del Tg1, vittima di un’aggressione mentre svolgeva nel 2018 in territorio pugliese un’inchiesta giornalistica”. Così il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra in una nota nel giorno che precede l’avvio, presso il Tribunale di Bari, dell’udienza preliminare per quei fatti nei confronti di Monica Laera, già condannata in via definitiva per associazione mafiosa.

“Una vicenda – prosegue – che ci ricorda l’importanza del giornalismo nella lotta contro ogni forma di illegalità, e la necessità di tutelare e dare sostegno ai tanti giornalisti che ogni giorno inseguendo la verità, ricostruendo vicende e fatti per informare i cittadini, rischiano la vita e subiscono minacce e aggressioni”.

“Un allarme che spesso viene sottovalutato e che si leva solo davanti ai fatti più terribili, agli attentati, agli omicidi. Eppure – ricorda il segretario confederale della Cgil – la cronaca ci riferisce spesso delle piccole e grandi intimidazioni ai danni di reporter che se non collegati a grandi testate faticano a difendersi e a difendere le proprie inchieste. Per questo oggi – conclude Massafra –cogliamo l’occasione per ricordare l’importanza dell’attività giornalistica e anche quella di una stampa libera, pluralista, al servizio dell’informazione e dei cittadini, in quanto presidio fondamentale di legalità”.