La Camera del lavoro di San Severo "esprime forte preoccupazione per i ripetuti episodi criminali che stanno affliggendo la nostra comunità cittadina, minando la sicurezza dei cittadini tutti, delle attività commerciali e di chi lì vi lavora. Grave è la paventata chiusura dei punti vendita del marchio Proshop, a seguito delle ripetute rapine subite. Speriamo si tratti solo di una provocazione, per richiamare la dovuta attenzione delle forze dell’ordine e delle istituzioni cittadine".
 
"Al sindaco e all’assessore alla legalità rinnoviamo la richiesta, avanzata da un cartello di sigle sindacali, datoriali e associative nei mesi scorsi, di costituire un forum permanente per la legalità. Da gennaio, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal comune, al quale chiedevamo e chiediamo di poter dare il nostro contributo di idee e proposte. Soprattutto un tavolo, dove il mondo del lavoro, imprenditoriale, del volontariato attivo potesse confrontarsi, anche per dare un segnale affinché nessuno si senta solo contro la piaga insostenibile del racket e della criminalità", rileva la Cgil locale.
 
Come affermato nel documento unitario presentato, "non bastano solo interventi repressivi, ma vanno affrontati i fenomeni di disagio sociale per togliere terreno fertile alle organizzazioni malavitose. Serve lavoro, welfare, nuovo sviluppo. Ma se mancano requisiti di sicurezza per chi investe, sarà difficile attrarre attività imprenditoriali disposte a credere nel nostro territorio. Chiediamo al comune e ai suo rappresentanti istituzionali di uscire dal torpore e dare un segnale di attenzione, rispetto a un fenomeno che sta diventando insostenibile, e rischia di peggiorare la già gravissima crisi occupazionale e reddituale, che ha investito la nostra provincia e anche la nostra comunità", conclude il sindacato.