"La povertà e il disagio sono cresciuti a dismisura a causa della crisi. Secondo i dati Istat l'occupazione è in ripresa, ma si tratta sempre di lavoro povero, caratterizzato da retribuzioni molto basse. Il Piano regolatore sociale ha dunque la sua importanza, ma bisogna riprendere la programmazione perchè evidente che non bastano più interventi occasionali. Il sindacato è disposto a confrontarsi". Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, intervenuto stamattina alla presentazione del documento base del nuovo Piano sociale regionale presso la Mensa Caritas della Stazione Termini.
"Credo che alle cinque priorità sottolineate nel documento - continua Di Berardino - occorra aggiungerne altre due: politiche attive del lavoro e politiche fiscali, e con questo intendo che chi ha di più deve pagare un po' di più e chi ha di meno debba pagare un po' di meno nell'accesso ai servizi sociali. Credo inoltre debba accorciarsi la distanza tra la produzione della giunta e la produzione del consiglio regionale. Anche la legge sull'immigrazione deve essere portata a compimento. Sulle politiche sociali, la sanità e l'integrazione socio-sanitaria non bisogna più tagliare. Questa deve essere una battaglia comune"-