Una lettera ai sei prefetti pugliesi, per richiedere maggiore vigilanza circa iniziative autonome e improprie di “ronde” contro gli immigrati da parte di cittadini – spesso sotto sigle associative o politiche – che non hanno alcuna competenza e ruolo di forza pubblica e che alimentano sentimenti xenofobi. E’ quella inviata su iniziativa della Cgil Puglia dalle Camere del Lavoro territoriali.

“C’è un’emergenza legalità nei nostri territori e si chiama mafia, si chiama estorsioni, traffico di droga, omicidi, sfruttamento del lavoro. Additare qualcuno come ‘illegale’ solo perché straniero è razzismo e basta”, commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo. “Al bisogno di sicurezza e legalità di cui abbiamo bisogno si risponde con la forza pubblica, non con improvvisati sceriffi che non hanno alcun titolo per verificare status di cittadinanza, autorizzazioni commerciali o altro. Anzi rischiano di fomentare gli animi, di esporre altre persone a rischi. Oltre ad alimentare sentimenti di intolleranza. Tutto questo va evitato e chiediamo alle massime autorità del governo di intervenire”.