“Destano preoccupazione e smentiscono parzialmente l’ottimismo ostentato dalle istituzioni”. Così Jacopo Dionisio, responsabile delle Politiche di coesione territoriale della Cgil nazionale, commenta i dati diffusi dalla Commissione europea relativi all’utilizzo dei fondi strutturali europei. “È inaccettabile - aggiunge - che si rischi di perdere o spendere male tali risorse, che unite al cofinanziamento nazionale, possono rappresentare un fondamentale volano di sviluppo per il Paese e in particolare per il Mezzogiorno”.

“La Polonia - sottolinea il dirigente sindacale - unico Paese che ci precede per quantità di risorse disponibili, ne ha assegnate e certificate molte più dell’Italia sia in termini assoluti che percentuali, il che rende evidente la contraddizione del nostro Paese: disponiamo di molte risorse a causa dell’arretratezza del Mezzogiorno e delle nostre condizioni economiche e sociali, ma ancora non sviluppiamo adeguatamente la capacità di sfruttarle”.

“Come denunciamo da tempo - prosegue Dionisio - parte rilevante del problema è la frammentazione istituzionale e l’incapacità amministrativa di spesa, e anche per questo riteniamo indispensabile intervenire sul ricambio generazionale e sulla formazione di una pubblica amministrazione congelata da troppi anni”. “Inoltre - aggiunge - crediamo sia fondamentale fornire alle amministrazioni nuovi strumenti di assistenza e supporto. È importante rafforzare il ruolo dell’agenzia per la Coesione rendendola effettivamente capace di operare nei territori, ed usare bene le risorse per il rafforzamento amministrativo e l’assistenza tecnica che vengono spesso orientate verso l’esterno, senza possibilità di internalizzarle stabilmente”.

“Serve quindi - conclude Dionisio - uno sforzo di responsabilità collettiva delle Istituzioni di tutti i livelli e della politica, che esuli dai cicli elettorali, per scongiurare un grave arretramento del Paese e garantire un impiego efficace ed efficiente di questa straordinaria risorsa per lo sviluppo”.