Blitz di Etruria 14 nella sede della Cgil di Prato. L'associazione di estrema destra ha affisso, nella serata di mercoledì 24 ottobre, uno striscione davanti all'ingresso della Camera del lavoro, trasformando l'acronimo Cgil in "Cina garante illegale lavoro". Il riferimento è alla battaglia che la Filctem Cgil sta portando avanti contro lo sfruttamento della manodopera in nero e clandestina nelle ditte di confezioni gestite da cittadini cinesi. "Si vuole definire la Cgil come responsabile dell'illegalità e indicarci come un possibile obiettivo per coloro che ritengono necessario passare a vie più drastiche su questo tema? La Cgil dichiara chiaro e forte che non ci sta. Non accetta le minacce implicite in quel gesto, frutto dell'azione di un'associazione, ma anche del clima crescente di violenza che si sta respirando in città e nel nostro Paese", si legge in una nota della Camera del lavoro.
"Ci stiamo avvicinando a importanti scadenze elettorali per la città e in questa situazione la destra cerca ogni occasione, costruisce temi e pretesti per infamare, screditare, combattere chi in questa città intende difendere e far valere i valori democratici, che sono alla base del nostro vivere civile, così come stabilito dalla nostra Costituzione", continua la Cgil pratese: "In nome di questi valori il nostro sindacato si è già mobilitato, e ancor più lo farà, contro ogni assurdo rigurgito fascista e contro coloro che costruiscono ad arte il clima politico in cui queste forze perverse trovano lo spazio per il loro vaneggiare. Un vaneggiare che non può essere sottovalutato, ma va combattuto con fermezza, come abbiamo sempre fatto".