La Cgil di Palermo si schiera a sostegno dei lavoratori delle partecipate, impegnati in questi giorni in sit-in e assemblee, e ribadisce al sindaco la richiesta di un incontro urgente per discutere di un piano di razionalizzazione di tutte le società. Domani, dalle ore 15 alle 20, i lavoratori di Amg terranno un sit-in unitario sotto la sede di palazzo delle Aquile, mentre lunedì 21, dalle 11 alle 15, si svolgerà un’assemblea dei lavoratori Amap al don Orione di via Pacinotti.
“Siamo solidali con i lavoratori, che stanno organizzando delle iniziative per discutere del futuro delle aziende e siamo preoccupati per le numerose criticità che stanno emergendo in diverse società, con il rischio che vorremmo assolutamente evitare di compromettere le attività e di assistere a pericolosi ritorni al passato – dichiara il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo –. Abbiamo chiesto al sindaco di discutere su un progetto di prospettiva per le partecipate del Comune di Palermo. Un piano d’insieme, che ancora non esiste, che dia certezza di sviluppo e che consenta alle società partecipate di raggiungere obiettivi di crescita e di avvicinarsi ai parametri delle partecipate delle regioni italiane più virtuose”.
Per quanto riguarda la Amg, con il presidio di domani le organizzazioni sindacali Filctem, Femca e Uiltec chiedono all’amministrazione un intervento tempestivo per ripristinare l’operativitá dell’azienda, riportando la compattezza all’interno del cda e rimettendo il management nelle condizioni di lavorare con competenza e professionalitá. A gennaio, per la prima volta, saranno messe a gara le reti di distribuzione del gas per gli ambiti territoriali del Comune di Palermo e per gli 81 comuni e se la società comunale non si prepara all’appuntamento il rischio è di rimanere tagliata da quella che si presenta come un’opportunitá per i colossi del settore.
A proposito dell’Amap, la Cgil, da tempo, sollecita la realizzazione di un intervento di by-pass sulla condotta di Scillato, dalla quale, dal 2009, l’acqua continua ad essere buttata a mare. È stato realizzato un progetto, finanziato dalla giunta regionale, pari a 4.880.000 euro, e con un cofinanziamento Amap di un milione. Inoltre, deve ancora essere adeguato l’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari per poter trattare il percolato delle discariche; deve essere nominato un direttore generale attraverso un bando pubblico, e c'è la partita, tutta da definire, dell’affitto del ramo d’azienda di Aps, con i suoi 200 dipendenti. Affitto che é stato prorogato a fine dicembre 2016. Da tempo, i sindacati chiedono al sindaco e alla presidenza un incontro sulla situazione economica di Amap, dopo il passaggio della gestione del servizio idrico integrato ai comuni della provincia.
“Lo svolgimento del servizio idrico integrato nei comuni della provincia, se non opportunamente sostenuto economicamente nella fase di start-up e organizzato, rischia di portare l’Amap al fallimento – aggiunge Campo – Raccogliamo la preoccupazione dei lavoratori e chiediamo di discutere insieme dei piani per rivedere l’attuale organizzazione del servizio, ridiscutere delle tariffe di acquisto e di vendita dell’acqua e del prezzo di acquisto dell’energia elettrica, che per i comuni asserviti costa il doppio di quanto Amap spende per la città di Palermo”.