"Nell'ordinanza emessa dal sindaco Raggi si prevede che le slot machine vengano eliminate nel centro storico, potendo invece restare nelle periferie. Non si capisce per quale motivo una simile scelta, che ci lascia sconcertati, non si applichi a tutta la città. E' proprio nelle periferie che il gioco provoca i danni maggiori vista l'attrazione che esercita sulle persone socialmente ed economicamente disagiate". Così, in una nota, Luigi Cocumazzo, segretario generale della Cgil di Rieti Roma Est Valle dell'Aniene.
"Molti quartieri periferici - continua - hanno subito una profonda involuzione e hanno cambiato volto a causa delle sale da gioco. Pensiamo al Tiburtino, dove le tante imprese del territorio sono state soppiantate da questi locali trasformandosi una sorta di Las Vegas romana. Chiediamo ai municipi III, IV, V e VI di prendere posizione in merito, a difesa degli interessi dei rispettivi territori e dei cittadini, ricordando ai loro presidenti il protocollo firmato con il coordinamento 'Mettiamoci in gioco', che riunisce tutte le associazioni, tra cui Libera, che si battono contro il gioco d’azzardo".