“Nella polemica di queste ore emergono alcuni fatti incontestabili. Il primo è l’assoluta inefficienza di tutto il sistema del trasporto pubblico locale su scala regionale e metropolitana. Le recenti classifiche, come ad esempio quella di Legambiente, dimostrano che in Campania e a Napoli non ci sono aziende che possano chiamarsi fuori da questo giudizio”. È quanto sostengono, in una nota, i segretari generali di Cgil Napoli e Campania, Walter Schiavella e Nicola Ricci, e il segretario generale Filt regionale, Amedeo D’Alessio.
“Il secondo fatto – prosegue il comunicato – è che i comportamenti inaccettabili di pochi non possono essere fatti pagare a tutti i lavoratori di tali servizi che, invece, con grande responsabilità, loro e delle organizzazioni sindacali confederali, si sono caricati sulle spalle un pezzo importante del necessario risanamento ed efficientamento”.
“Terzo fatto – aggiungono i tre dirigenti sindacali – è che anche stavolta, sindaco e governatore, parlano lingue diverse. Apprezziamo gli sforzi fatti da Regione e Comune per salvare le aziende, Eav e Anm, ma è da oltre un anno e mezzo che Cgil, Cisl e Uil stanno rivendicando politiche di forte integrazione funzionale e societaria dell’intero sistema del tpl su scala metropolitana e regionale, chiedendo con forza l’attivazione di un tavolo interistituzionale fra Regione, Città metropolitana e Comune. Al di là delle chiacchiere, quel tavolo ancora non c’è, e i cittadini aspettano invano autobus, treni e metropolitane”.
“Da tempo, noi siamo disponibili alla sfida di un sistema regionale e metropolitano di tpl – concludono i sindacalisti –, incentrato su una forte integrazione societaria in mano pubblica. Solo in questo contesto potranno trovare soluzione i problemi finanziari, la necessaria efficienza per i cittadini e la tutela di tutti i lavoratori”.