“Non ci convincono". È questo il giudizio della Cgil dopo una prima lettura delle motivazioni della Corte Costituzionale alla sentenza 26/2017 depositata il 27/01/2017, con cui la stessa ha ritenuto inammissibile il quesito referendario, proposto dalla Confederazione, per abrogare le norme che impediscono il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi.
“Ci riserviamo quindi - si legge nella nota - un commento compiuto dopo un'attenta analisi del testo”.
"Siamo in ogni caso determinati - aggiunge la Cgil - a proseguire con convinzione il nostro impegno a sostegno dei due referendum ammessi dalla Corte: per l'abrogazione dei voucher e per la piena responsabilità solidale negli appalti".