“Immediato bando di gara per il ripristino integrale e definitivo dei servizi di collegamento veloce nello Stretto di Messina mantenuti fino a giugno 2013 e garanzia dell’immediata continuità delle linee”. Questa, la richiesta che i Segretari Generali delle Camere del Lavoro di Messina e Reggio Calabria avanzano al Governo nazionale dopo l’annuncio di interrompere il servizio svolto da Ustica Lines.
“Era ampiamente prevedibile che – sostengono Lillo Oceano e Mimma Pacifici - l’Ustica Lines, dopo essersi vista riproporre per un intero anno solo proroghe, alla fine, gettasse la spugna e rinunciasse al collegamento. La società privata che, a differenza dell’armatore pubblico Bluferries, si era sobbarcata anche l’onere del collegamento più costoso, quello con Reggo Calabria, non avrebbe mai potuto continuare ad assistere inerte agli inconcludenti annunci che Amministrazioni comunali, Ministero e Regioni hanno tirato fuori ad ogni ripetuto ed inutile incontro avuto durante questo lungo periodo. La verità è che dal giugno 2013, da quando cioè è scaduto il contratto di servizio, nulla si è mosso e le chiacchiere stanno a zero”.
“I Governi, tutti quelli che si sono succeduti, non hanno mai avuto alcuna intenzione di ripristinare quei collegamenti così com’erano, tanto è vero che – aggiungono i segretari - si è proceduti a proroghe e a bandi di gara così poco allettanti da non riuscire ad interessare alcun partecipante. Se questi sono i risultati, le Istituzioni dell’Area dello Stretto, al di là dei grandi disegni, devono oggi prendere atto del fatto che non hanno alcuna autorevolezza e che sono state prese in giro. Elementi importanti per la già fragile economia come il lavoro, lo studio e il turismo tra le due sponde, poggiano sul collegamento marittimo veloce: un sistema che, per i differenti approdi, non è sostituibile con le navi e che, per i suoi costi, necessita di contribuzione statale”.
“Attardarsi o, peggio ancora, cercare ipotesi fantasiose per ritagliare i costi anche su questa fondamentale struttura che unisce il territorio dello Stato significa – concludono i Segretari - non solo negare i diritti e lo sviluppo ai cittadini di quest’area, ma anche correre il rischio di pregiudicare la sicurezza degli utenti”.
Cgil Messina e Reggio Calabria: ripristinare linee veloci su stretto
30 giugno 2014 • 00:00