"Siamo colpiti dall’ennesima vile intimidazione subìta dalla cooperativa valle del Marro - Libera terra, che opera in Calabria, ad Oppido Mamertina, nella piana di Gioia Tauro, sui  terreni confiscati alla ’ndrangheta". Così la Cgil Lombardia in una nota.


"96 piante di ulivo sono state tagliate per ostacolare la straordinaria e coraggiosa 
esperienza che la cooperativa valle del Marro - Libera terra porta avanti da alcuni anni:  un progetto che fa della legalità, della solidarietà, del rispetto dei diritti delle lavoratrici e  dei lavoratori e di uno sviluppo sano che valorizzi le produzioni tipiche del territorio,  l’antidoto più forte al modello sociale e culturale della ’ndrangheta, fondato sulla  prevaricazione e sulla violenza", prosegue il sindacato.


"Questa esperienza di legalità e di liberazione, simbolo della Calabria che vuole cambiare, 
va difesa, sostenuta e consolidata con l’impegno concreto di tutte le forze istituzionali e  sociali, locali e nazionali.  Siamo vicini ai soci e ai lavoratori della cooperativa. Abbiamo conosciuto il loro impegno e la loro determinazione, partecipando ai 'campi della  legalità', organizzati dalla stessa cooperativa insieme a Cgil, Spi e Flai della piana di Gioia e della Calabria. Continueremo a far sentire il nostro impegno e la nostra solidarietà", conclude il comunicato.