Firmato oggi tra Cgil, Cisl, Uil, Agci, Confcooperative, Legacoop della Lombardia un accordo quadro regionale che punta alla valorizzazione del ruolo della cooperazione come strumento di politica attiva e inclusiva del lavoro.
“L’accordo – afferma Daniele Gazzoli, della segreteria Cgil regionale –, presenta alcuni aspetti particolarmente positivi perché, sostenendo le prospettive del settore cooperativo lombardo, che negli anni della crisi ha saputo dare risposte importanti, ha posto una questione per noi centrale, quella di avere adeguate restrizioni e controlli efficaci, per contrastare le forme false di impresa cooperativa, che danneggiano l’intero sistema, ed orientare quelle vere nella direzione della definizione congiunta, con le rappresentanze sindacali, di accordi costruttivi in materia di lavoro".
"Basilare – prosegue Gazzoli – anche il sostegno ribadito dai soggetti firmatari dell’accordo, dell’importante strumento della 'cassa in deroga', il cui paventato ridimensionamento renderebbe più deboli le tutele per l'occupazione, senza che siano state messe in campo reti di protezione alternative. Nel contempo, l’accordo lancia l’ipotesi, integrativa e non sostitutiva rispetto agli ammortizzatori sociali esistenti, di un fondo di sostegno al reddito per i lavoratori e i soci lavoratori coinvolti da processi di crisi occupazionale o di temporanea sospensione dal lavoro".
Come via d’uscita da situazioni di questo tipo, in particolare per le realtà cooperative che presentano esuberi, l’accordo privilegia lo strumento dei 'contratti di solidarietà', verificandone sempre la praticabilità, nell'intento comune - così recita il testo dell’intesa - 'di rendere possibile e compatibile la difesa dell'occupazione'. Per questo, le parti firmatarie si impegnano a condividere modelli e buone prassi, anche in vista di un imminente rilancio dello strumento e delle sue potenzialità da parte del ministero del Lavoro, definendo peraltro un orientamento comune teso a favorire l’impiego di figure lavorative 'svantaggiate' di cui alla legge 381/1991.
"Infine – conclude il sindacalista –, e non poteva certo mancare, l’accordo contiene un esplicito riferimento all’avviso comune su 'Expo e lavoro' sottoscritto tra le parti sociali e Regione Lombardia lo scorso 5 giugno. Nei settori, nelle filiere produttive e nelle cooperative che saranno interessate all'evento, l’obiettivo è quello di rispondere all’esigenza di tutelare i lavoratori, mentre l’auspicio è di creare le condizioni per mantenere più posti di lavoro possibili nel dopo Expo”.
Cgil Lombardia: firmato accordo quadro su cooperazione e lavoro
10 marzo 2015 • 00:00