Sono stati 20.000 i lavoratori e cittadini bolognesi che hanno risposto positivamente, con la propria presenza, all'invito che la CGIL aveva inoltrato chiamando il mondo del lavoro a manifestare la propria contrarietà alla politica dei tagli e al carattere recessivo delle scelte politiche economiche del Governo Berlusconi.

Già dalle ore 9,30 lavoratori dell'industria, del commercio e del pubblico impiego, dell'Università e dei servizi, insegnanti e maestri, precari di vari settori lavorativi hanno cominciato ad affluire in una Piazza Maggiore in cui si facevano notare per i loro colori sedici gazebo che testimoniavano, con i cartelli montati all'interno, la contrarietà delle lavoratrici e dei lavoratori alle scelte recessive della Finanziaria Tremonti.

Da segnalare, tra i gazebo, quello dell'ANPI e quello dell'Associazione SALVIAMO LA COSTITUZIONE. Nutrita, all'interno dei manifestanti, la presenza di pensionati e di lavoratori migranti, anch'essi colpiti per vari motivi dalle scelte economiche e sociali di questo Governo.

Alle ore 10.30 un corteo, che è andato sempre più ingrandendosi, si è dipanato per le vie del centro. In Piazza Verdi vi è stato l'incontro fra il corteo delle lavoratrici e dei lavoratori ed il presidio organizzato dal Coordinamento degli studenti delle Scuole Medie Superiori che hanno a quel punto preso la testa del corteo.


Il variopinto serpentone si è quindi snodato per Via Delle Moline, Via Castagnoli, Via Indipendenza. In Via Castagnoli il corteo ha brevemente sostato sotto il Provveditorato agli Studi per testimoniare la contrarietà dei manifestanti alle scelte che in questi giorni il Ministro Gelmini propone per la scuola italiana. I manifestanti sono quindi ritornati in Piazza Maggiore dove Cesare Melloni, Segretario generale della CdLM di Bologna ha svolto un breve intervento dicendo fra l'altro: "Siamo qui, e questo è solo l'inizio della nostra mobilitazione, per battere la politica economica del Governo Berlusconi ma anche per contrastare il carattere autoritario e intransigente della linea politica oggi rappresentata dalla Confindustria. Ci auguriamo che sia possibile costruire nella prosecuzione della lotta un percorso unitario con CISL e UIL."


La manifestazione si è chiusa con l'intervento di Francesco Oliva, studente del Galvani, che ha parlato a nome degli studenti evidenziando le ragioni che li hanno portati a condividere le motivazioni della giornata di lotta proposta dalla CGIL.

US. Cgil