PHOTO
“Il prossimo 17 aprile - si legge in una nota della segreteria nazionale della Cgil - saremo chiamati ad esprimerci con il voto sul referendum che riguarda le concessioni in essere per le trivellazioni in mare”.
"Questo referendum, proposto da alcune Regioni italiane, - aggiunge la nota - intreccia - al di là del quesito specifico - i temi della politica energetica del nostro Paese. Nell'assenza di un vero piano energetico nazionale, le grandi questioni che attengono alla tutela dell'ambiente, all'utilizzo di fonti pulite e rinnovabili di energia, alla salvaguardia dell'occupazione, alla minore o maggiore dipendenza dell'Italia, al governo della transizione dal carbone e dalle fonti fossili, non trovano una definizione compiuta ed ogni scelta che il Paese si trova a fare si propone singolarmente”.
LEGGI ANCHE: Sindacati chimici: preoccupati da vittoria del sì
Sì, si decide del nostro modello energetico, S.Fabiani
Un nuovo modello non si fa con i sì e con i no, C.Bettoni
La Cgil - prosegue la nota -, come nella migliore tradizione del sindacato confederale italiano, fa appello alle lavoratrici, ai lavoratori, alle pensionate, ai pensionati ed a tutti i cittadini elettori affinché il 17 aprile esercitino il proprio diritto di voto”.
“Il referendum è uno degli strumenti della nostra democrazia: votare non è solo il modo per sostenere i propri convincimenti, ma è anche la via per salvaguardare i cardini fondamentali del nostro sistema democratico e dare nuova forza alla partecipazione”, conclude l'organizzazione di Corso Italia.