"Le immagini dell'ospedale di Nola denunciano una situazione vergognosa per un Paese civile: inaccettabile e indegna per i pazienti e per gli operatori sanitari, costretti a lavorare in condizioni indecorose. Vanno accertate le responsabilità di quanto accaduto, non dimenticando, però, come denunciamo da tempo, che i tagli indiscriminati alla sanità pubblica di questi anni hanno pesanti conseguenze sul diritto alla salute e alle cure dei cittadini, soprattutto nelle regioni sottoposte a Piani di rientro più deboli e già in difficoltà". Così Cgil nazionale e Funzione Pubblica Cgil, in una nota congiunta, commentano la notizia di ieri riguardante l'ospedale di Nola, dove, a seguito dell'incremento di accessi al Pronto soccorso, alcuni pazienti sono stati soccorsi per terra, poiché tutti i posti di osservazione breve, tutte le barelle e tutte le sedie erano già stati occupati.
Secondo Cgil e Fp Cgil, "è sbagliato indicare a dito dei capri espiatori di fronte a un caso drammatico, invece occorre individuare la responsabilità politica di quanto accaduto e interrogarsi sulle cause che hanno portato a quanto si è visto a Nola. Siamo di fronte a una situazione estrema, che palesa il fallimento delle politiche sanitarie e rende evidenti i danni provocati dal contenimento dei costi, dai continui tagli a un settore che dovrebbe rendere esigibili diritti costituzionalmente garantiti. Sono necessari interventi strutturali, in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute della popolazione, in Campania come altrove: risorse, dotazioni organiche appropriate, riorganizzazione delle reti di emergenza e riorganizzazione del territorio sono alcuni dei nodi che vanno prioritariamente affrontati. La salute è un diritto che va garantito".