Due aziende partecipate dallo Stato e con i bilanci in attivo, Terna Spa ed Enel Distribuzione, nella fase di riorganizzazione in corso decidono di abbondanare la Calabria. La denuncia arriva da Angelo Sposato e Giuseppe Guido, rispettivamente segretario generale della Cgil e della Filctem Cgil del comprensorio Pollino, Sibaritide, Tirreno.
"Terna Spa si appresta a chiudere la sede di Cosenza, definita ad esaurimento, e quella di Castrovillari, che sarà accorpata definitivamente a Rotonda. Lo spirito pubblico che dovrebbe guidare un'azienda che si occupa di manutenzione delle reti di alta tensione sparisce e ciò nonostante l'80% degli asset che saranno gestiti da Rotonda siano in territorio Calabrese. Tra qualche settimana le squadre d'intervento dovranno superare il valico di Campotenese prima di intervenire in Calabria! Quali benefici? Quanto aumenteranno i tempi d'intervento e quali saranno i disagi per le comunità"?, si legge nel comunicato.
"Enel Distribuzione, invece, nel piano nazionale predisposto che prevede un inaccettabile taglio del 30% delle strutture a livello nazionale, prospetta per la Calabria un taglio del 50% delle Zone e del 40% delle Unità Operative. Le attuali sei zone potrebbero diventare tre con la cancellazione, insieme ad altre due, di quella di Castrovillari. Come si giustifica un taglio percentualmente così gravoso"?. "La Cgil e la Filctem comprensoriali - concludono i due sindacalusti – metteranno in piedi ogni possibile azione sindacale, democratica e di lotta per rivendicare la responsabilità sociale delle due aziende interessate".
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Cgil: Enel e Terna abbandonano la Calabria
23 luglio 2014 • 00:00