Attivare la Rete del lavoro agricolo di qualità ed il monitoraggio dei risultati col protocollo firmato lo scorso 28 luglio in Prefettura. La segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi, e la segretaria generale della Flai Cgil Lecce (il sindacato dei lavoratori agricoli e dell’agroindustria), Monica Accogli, chiedono al prefetto di dare seguito all’intesa raggiunta la scorsa estate per la costituzione del “Tavolo permanente di coordinamento provinciale sul lavoro dei migranti stagionali in agricoltura”.
“Nonostante le ripetute sollecitazioni di queste organizzazioni sindacali, in provincia di Lecce ancora poco o niente è stato fatto per attivare la Rete del lavoro agricolo di qualità”, dicono Fragassi e Accogli. “Rischiamo in questo modo di sprecare il ‘vantaggio’ che il nostro territorio aveva maturato rispetto ad altre zone d’Italia. Qui siamo stati tra i primi, infatti, a recepire il dettato della legge 199/2016 (la legge per il contrasto al fenomeno del caporalato, ndr), grazie proprio alla sottoscrizione del protocollo del 28 luglio. Premettendo che non spetta alla Prefettura dare piena attuazione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, ma alla Commissione provinciale per l’Integrazione salariale degli operai agricoli (Cisoa) dell’Inps, torniamo a sollecitare un intervento del prefetto in ossequio all’articolo 8 del protocollo”.
L’articolo 8 (“Monitoraggio dei risultati”) prevede infatti la riunione a cadenza mensile durante la stagione ortofrutticola del Tavolo permanente di coordinamento provinciale sul lavoro dei migranti stagionali in agricoltura. “Ebbene quel tavolo non è stato mai convocato negli ultimi sei mesi - conclude il sindacato -. Per evitare di affrontare la prossima stagione approntando piani e programmi a carattere emergenziale, chiediamo dunque alla prefettura di convocare il tavolo di monitoraggio e all’Inps di avviare finalmente l’iter per la costituzione della Rete del lavoro agricolo di qualità”.