Nella giornata di ieri, per la terza volta in quindici giorni, non si è raggiunto il numero legale per l’approvazione del bilancio della città metropolitana. "La presenza di soli 29 rappresentanti dei comuni, a fronte di 93, oltre a dimostrare scarsissimo senso del dovere e delle istituzioni, si profila come un atto irresponsabile e dalle conseguenze potenzialmente gravi, che potrebbe mettere a rischio il regolare svolgimento di una serie di attività, di cui la città è titolare: dalla manutenzione degli edifici scolastici e la manutenzione stradale, alla gestione di alcuni comparti dei rifiuti, oltre ai centri dell’impiego dell’intera provincia di Napoli, che svolgono un’attività fondamentale per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro". Così Cgil, Cisl e Uil di Napoli, in una nota congiunta.
"Inoltre, la mancata approvazione del bilancio avrà forti ricadute sul comparto dei trasporti. Il venir meno delle risorse finanziarie, assegnate al comparto, metterà a rischio le retribuzioni dei lavoratori coinvolti e dell’indotto e, con il mancato pagamento dei fornitori di beni e servizi, tra i quali il gasolio, porterà alla paralisi della mobilità collettiva. Auspichiamo che, al di là dell’appartenenza politica, e con il coinvolgimento delle parti sociali, mai coinvolte in una discussione di merito, si avvii finalmente un dibattito politico serio e una necessaria collaborazione interistituzionale, per garantire governabilità e servizi adeguati ai tre milioni di abitanti dell’area metropolitana di Napoli e agli stessi lavoratori della città, già oggetto di tagli, così come una prospettiva lavorativa e reddituale certa alle centinaia di lavoratori delle società partecipate, che continuano a vivere nell’incertezza", conclude il comunicato sindacale unitario.