“Il Patto per la salute deve essere uno strumento finalizzato a ristabilire il rispetto del diritto alla salute e alle cure dei cittadini, su tutto il territorio nazionale, come previsto dalla Costituzione”. Così in una nota Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro con il ministro della Salute Roberto Speranza. Per le tre confederazioni “è importante il finanziamento pluriennale, così come previsto nella legge di bilancio”, anche se “resta sottodimensionato il fabbisogno sanitario nazionale che va quindi progressivamente adeguato. Un segnale positivo è rappresentato dal finanziamento aggiuntivo dedicato finalmente all’abolizione del superticket”.
Per il cosiddetto ‘Cantiere di attuazione del Patto’, i sindacati propongono alcuni temi che chiedono di affrontare nel corso di specifici tavoli. Tra le questioni poste ci sono i Lea, le assunzioni, lo sviluppo delle reti socio-sanitarie integrate territoriali, il tema della non autosufficienza, la prevenzione e promozione della salute. Ulteriori argomenti di confronto riguardano il piano di investimenti per l’edilizia, l’ammodernamento tecnologico e l’Hta, la ricerca e la partecipazione dei cittadini.
“Oltre alla stipula del Patto per la salute – si legge ancora nel comunicato sindacale – dovrà essere assicurato quindi un confronto sulle assunzioni e sul rafforzamento delle relazioni sindacali partecipative volte a evitare improprie invasioni di campo sulla materia contrattuale. Vanno individuati sia a livello nazionale, con un preciso impegno del ministro della Salute e, auspicabilmente, della Conferenza delle Regioni, sia a livello territoriale, appositi luoghi e modalità di confronto permanente e di partecipazione democratica, in cui si possa esercitare, accanto a quella doverosa delle istituzioni, la responsabilità dei cittadini e delle forze sociali di rappresentanza”.