Dai 'bilanci dinamici' arrivano più diritti per i cittadini delle valli del Reno Lavino e Samoggia. La stagione della 'contrattazione aperta' tra i comuni e le organizzazioni sindacali, infatti, sta portando - all’interno dei budget annuali delle amministrazioni locali - diverse novità per i cittadini di questo territorio. Fra le intese già firmate, ci sono quelle sui bilanci 2016 tra i sindacati e le rappresentanze istituzionali dei comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Zola Predosa, Sasso Marconi e Valsamoggia.
Ecco alcuni esempi dei risultati raggiunti: nei municipi che fanno parte dell’Unione delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia resta invariato il livello dei servizi, e in alcuni casi si abbassano le tasse. Si va dal calo della Tari (rifiuti) del 3,75% per tutti i cittadini e le imprese a Casalecchio di Reno fino alla diminuzione del 4,5% a Monte San Pietro, passando per un risparmio medio del 15% per le singole utenze in Valsamoggia. Di grande interrese pubblico anche la ripresa degli investimenti, come quelli per il polo scolastico a Sasso Marconi e il progetto 'abitare in co-housing' a Zola Predosa.
Sindacati ed enti locali continueranno la contrattazione sociale territoriale con cinque tavoli - reti, accoglienza, anziani, servizi socio-assistenziali, saperi, equità fiscale - che avranno il compito di approvare un documento di indirizzo entro novembre. Testo che servirà come punto di partenza per la discussione per i budget comunali 2017.
È una grande novità anche l’accordo sulla governance del gruppo Hera tra il Comune di Monte San Pietro e i sindacati. L’intesa, infatti, impegna il sindaco e la giunta ad aderire - in accordo con i sindacati – sia al nuovo patto di sindacato, stipulato il 23 giugno 2015, assieme agli azionisti pubblici della multiutility, che a quello di secondo livello, siglato dai soci pubblici di Hera dell’area di Bologna.
Per il Comune di Monte San Pietro è una svolta, perché per la prima volta aderisce al patto di sindacato con numero 1.500.000 (un milione e cinquecentomila) azioni. E lo fa proprio su proposta dei sindacati, condivisa dall’amministrazione comunale. Al momento, Monte San Pietro possiede 2.184.634 azioni: il numero minimo di azioni da bloccare per aderire al patto di primo e secondo è di 984.613 (fino alla data dell’entrata in vigore del voto maggiorato) e di 844.076 (nell’ultimo periodo fino alla scadenza dei patti).
"Queste novità – secondo la Cgil Bologna – impattano in modo positivo sulla vita di cittadini, lavoratori e imprese. Con questi accordi, sarà più facile portare avanti il processo di armonizzazione dei servizi e delle materie delegate tra i cinque Comuni, per far sì che ci sia un miglioramento generale, e tempestivo, dei servizi offerti ai nostri cittadini".