Mercoledì prossimo, 28 giugno, la Consulta delle professioni della Cgil presenterà a Roma, nel corso di una conferenza stampa, la proposta di legge per abrogare l'incompatibilità tra lavoro subordinato e professione di avvocato. Appuntamento alle 10, presso la sala stampa della Camera, ingresso via della Missione.
 
“La proposta di legge – sottolinea la Cgil – è un'importante iniziativa, portata avanti insieme alle associazioni forensi e alle nostre categorie Filcams e NIdiL, volta a tutelare i diritti dei lavoratori professionisti non dipendenti. Perché cadendo l’incompatibilità le collaborazioni tra professionisti diventerebbero ‘sane’, non potendo più mascherare il lavoro subordinato”.
 
"Prevediamo – aggiunge il sindacato di corso d'Italia – di far decadere l'incompatibilità tra professione forense e lavoro dipendente o parasubordinato, così da 'liberare' migliaia di avvocati monocommittenti, cosiddetti ‘sans papier’, da un 'limbo' professionale. Da un lato, sono di fatto dipendenti degli studi professionali e il loro rapporto di lavoro ha le caratteristiche, ma non gli stessi diritti, di quello subordinato; dall’altro lato, non hanno la possibilità di beneficiare realmente dei vantaggi e delle libertà connesse alla condizione di libero professionista”.