“L’accordo Ceta avrà un impatto economico, sociale e ambientale pesante sul nostro paese, perché in esso gli standard vigenti in Europa in materia di diritti dei lavoratori, sicurezza alimentare e ‘principio di precauzione’, rispetto dell'ambiente e garanzia dei servizi pubblici, saranno nei fatti sacrificati alla libertà di commercio”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in occasione dell’entrata in vigore provvisoria dell'accordo commerciale globale (Ceta) tra l’Ue e il Canada.
“Il Parlamento Italiano, chiamato a un voto di ratifica dell'accordo – aggiunge il leader della Cgil – non può procedere con frettolosa superficialità, ma deve consentire il coinvolgimento e l'informazione dei lavoratori e dell'insieme dell'opinione pubblica sui rischi insiti nella ratifica del Ceta”.
“Gli accordi di libero scambio – sottolinea Camusso – non devono più rispondere ai bisogni e alle pressioni delle lobby economico-finanziarie e delle grandi imprese, ma essere effettivamente al servizio dell'interesse generale e della qualità dello sviluppo. Il Ceta, invece, è un accordo che garantisce alle grandi imprese inaccettabili privilegi, mentre non offre nessuna garanzia per i lavoratori, per i consumatori e per i cittadini”.
“Per queste ragioni, insieme con altre organizzazioni imprenditoriali, sociali, dei consumatori ed ambientaliste - conclude il segretario generale della Cgil - chiediamo al Senato, chiamato al voto sul Ceta il 26 settembre, di non procedere alla ratifica dell'accordo e di promuovere i necessari approfondimenti, attendendo la verifica del suo funzionamento provvisorio, che siamo sicuri suggerirà di respingere questo trattato per contribuire a un commercio effettivamente equo e sostenibile”.