"Di fronte all'ostinazione dei vertici del Cerf di procedere al licenziamento dei 265 lavoratori in forza all'ente, siamo riusciti a ottenere il diritto di chiamata di tutti loro e il contestuale ricorso al contratto di solidarietà in caso di acquisizione di nuove commesse, nel periodo del preavviso di licenziamento definibile in 90 giorni a partire dalla data odierna". A dirlo sono i segretari regionali siciliani della Flc Cgil (Graziamaria Pistorino), Cisl Scuola (Francesca Bellia) e Uil Scuola (Claudio Parasporo), precisando che "superato questo arco temporale, l'azienda, sempre in caso di nuove commesse, è tenuta a garantire il diritto di precedenza non più entro i sei mesi dagli avvenuti licenziamenti, come prevede la legge, ma entro 60 mesi". I sindacati rilevano che "è stata una vertenza travagliata, che ci ha visti impegnati in un confronto duro con un interlocutore chiuso a qualsiasi ipotesi di prosecuzione dei rapporti di lavoro. Alla fine, dopo un'estenuante battaglia, abbiamo strappato queste due clausole che potrebbero trovare applicazione nei prossimi mesi in considerazione dell'imminente pubblicazione dei bandi, da parte dell'assessorato regionale, per l'avvio delle attività formative. Clausole che consentono a tutti i lavoratori di avere lo stesso diritto di ripescaggio esteso a 60 mesi, considerato che il 97 per cento di loro erano stati assunti con il Jobs Act e quindi col contratto a tutele crescenti".
Cerf Sicilia: Sindacati, inserite clausole di salvaguardia
9 marzo 2018 • 11:10