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Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono al governo un contratto “vero”, dopo sette anni di attesa e due rinnovi persi. Per questo motivo hanno organizzato una mobilitazione nazionale, articolata per scioperi nelle diverse regioni italiane. Dopo Lombardia (7 aprile), Friuli Venezia Giulia (19 aprile), Puglia e Basilicata (26 aprile), Calabria e Toscana (3 maggio), oggi (mercoledì 4 maggio) è il turno dei 100 mila dipendenti pubblici del Piemonte.
Con lo slogan #ContrattoSubito, migliaia di lavoratori in rappresentanza di sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza, soccorso e privato sociale, oggi manifestano a Torino. L’appuntamento è in piazza Albarello (dove si concentrano tutte le province del Piemonte: Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Biella, Verbania): il corteo, dopo aver sfilato per le vie del centro cittadino, raggiungerà piazza Carlo Alberto dove si svolgeranno i comizi finali, con l'intervento della segretaria generale Fp Cgil Rossana Dettori.
“Manderemo un messaggio forte al governo nazionale, alla giunta e al Consiglio regionale, oltre che a tutte le amministrazioni” spiegano i responsabili regionali Gianni Esposito (Fp Cgil), Daniela Volpato (Cisl Fp), Roberto Scassa (Uil Fpl) e Teresa Varacalli (Uil Pa), rimarcando che “solo attraverso il contratto, e non con le imposizioni legislative, si produce il vero cambiamento”.
I sindacati piemontesi, in particolare, puntano il dito contro l’aumento “mancia” previsto dalla Legge di stabilità, l’assenza di scelte operate con il Documento di economia e finanza 2016, i provvedimenti del governo di riordino sulla pubblica amministrazione: “tante norme – spiegano – e poca attenzione al lavoro di chi ogni giorno, con impegno e fatica, è in prima linea per dare un buon servizio alle comunità”. Sotto accusa, infine, è anche la Regione Piemonte per “l’assenza di confronto sulle numerose problematiche relative al servizio sanitario regionale e per l'assenza di scelte di investimento su programmi reali di riorganizzazione e nuove assunzioni”.