Indetto da Cgil e Uil lo sciopero di quattro ore dei dipendenti del Centro oli di Viggiano (Potenza) per il prossimo 5 luglio di tutti i lavoratori dell'indotto Eni. A motivare la protesta è "la mancata apertura del confronto da parte di Confindustria sulla piattaforma per la contrattazione unica di sito presentata dalle organizzazioni sindacali e approvata dai lavoratori". Cgil e Uil ritengono "inaccettabile il mancato rispetto di Confindustria verso i lavoratori, che legittimamente hanno chiesto di discutere delle condizioni di lavoro, di salario, di sicurezza e occupazionali; come è assordante il silenzio della Regione Basilicata, di Eni e di Confindustria rispetto agli impegni assunti con il Protocollo di sito del 2012 e il Protocollo del 6 agosto 2014". Le organizzazioni sindacali e i delegati chiedono "l'apertura immediata di un confronto, sollecitato ormai da più di un mese, nel quale discutere nel merito le proposte contenute nella piattaforma per dare risposte certe ai lavoratori, che con molti sacrifici mandano avanti il Centro oli garantendo i profitti per l'Eni e per le aziende". Nello specifico i lavoratori chiedono "la trasparenza nei cambi di appalto, con la garanzia della piena applicazione della clausola sociale a salvaguardia dell'occupazione; la definizione dei perimetri contrattuali nel Centro oli rispetto alle reali attività lavorative per evitare il dumping contrattuale nei cambi di appalto con il peggioramento dei diritti e del salario dei lavoratori; il rafforzamento della sicurezza e delle misure di sorveglianza sanitaria dei lavoratori dell'indotto Eni e del comprensorio rispetto ai rischi reali che l'attività estrattiva produce; il miglioramento delle condizioni salariali e di lavoro".
Centro Oli (Potenza), 5 luglio sciopero
3 luglio 2018 • 11:19