L'abolizione dell'Imu sulle prime case, quelle non di pregio o di lusso. E una riforma fiscale che riduca la tassazione nazionale e locale sui redditi da lavoro dipendente e da pensione, a iniziare da quelli medio bassi tenendo conto dei carichi familiari, in particolare del numero dei figli e della presenza di persone non autosufficienti o con disabilità, sul modello del quoziente familiare.
Queste le due richieste su cui la Ugl inizierà il 2 giugno una raccolta di firme, prima in 10 città, poi in tutto il paese. Intervistato da Il Secolo d’Italia, Giovanni Centrella spiega così il senso dell’iniziativa: “ Se il governo non vuole dare ascolto a quello che chiede il sindacato a nome di milioni di lavoratori e pensionati, riteniamo che non potranno fare finta di nulla di fronte alle firme dei cittadini. Ci rivolgiamo soprattutto al Parlamento che ha precise responsabilità nei confronti dei cittadini che li hanno eletti. Deputati e senatori non potranno ignorare· le firme dei cittadini. Da loro ci attendiamo risposte”.
Centrella, due petizioni Ugl su Imu e fasce deboli
29 maggio 2012 • 00:00