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Alla CementirSacci (Greve in Chianti) i lavoratori di Testi riuniti in assemblea ieri, nel confermare lo stato di agitazione che prevede il blocco degli straordinari e della flessibilità, come precedentemente illustrato alla direzione, "si dicono contrari ai licenziamenti annunciati, gestione dei riposi e dell’orario di lavoro, mancata manutenzione dei macchinari, assenza della mensa e del servizio di pulizia". È quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl, Uil e Rsu toscani.
"Per questo motivo - spiegano -, si proclama un pacchetto di ore di sciopero, di cui le prime 8 di ogni turno di lavoro saranno effettuate venerdì 3 febbraio prossimo, con conseguente fermata di tutti gli impianti, fatto eccezione per il forno, che rimarrà solo in riscaldamento con presidio in ogni turno delle seguenti figure professionali: addetto sala centralizzata, assistente, calcimetrista".
Il lavoro riprenderà, salvo una nuova comunicazione, al primo turno di sabato 4 febbraio. Lo sciopero sarà caratterizzato da un presidio dei lavoratori (con Cgil, Cisl, Uil di categoria) davanti ai due ingressi principali dello stabilimento, ed inizierà alle ore 6 del mattino per protrarsi almeno fino alle 13. L’assemblea, per ritirare lo stato di agitazione, "invita la direzione aziendale a riaprire un confronto con la Rsu e con le istituzioni, finalizzato al ridurre o magari ad annullare l’ impatto sociale derivante dai licenziamenti, favorendo così politiche di ricollocazione in sinergia con le istituzioni pubbliche. L’assemblea, inoltre, ritiene inaccettabile anche il venir meno dell’impegno aziendale ad inserire, per i lavoratori delle aziende in appalto, una clausola sociale e solidale", concludono.