La direzione della Cementir Sacci, nello stabilimento di Testi (Greve in Chianti) ha comunicato, con lettere consegnate a mano, i primi 15 licenziamenti dei lavoratori impegnati nei reparti di cava e autotrasporti. Accade dopo il mancato accordo in sede ministeriale nell’incontro del 19 dicembre scorso a livello nazionale, come conseguenza inevitabile delle decisioni del gruppo di esternalizzare le lavorazioni svolte dal personale licenziato. Cementir Sacci ha già comunicato ai lavoratori la possibilità di essere riassunti dalle aziende subentranti.

“Non condividiamo il processo di esternalizzazione, né la prospettiva degli ulteriori 17 licenziamenti già dichiarati nella procedura di mobilità aperta l’11 ottobre scorso”, affermano Giovanni Ciampi (Feneal Uil), Delia Bertani (Filca Cisl) e Alessandro Lippi (Fillea Cgil).

 All’assemblea di oggi, tenuta nello stabilimento di Testi, sono intervenuti, portando il loro pieno sostegno alla vertenza dei lavoratori, i sindaci e diversi consiglieri comunali di Greve in Chianti e di San Casciano Val di Pesa (oltre alla consigliera regionale Serena Spinelli). In ordine alla richiesta già inoltrata dai sindaci, il gruppo Cementir Sacci ha comunicato alle organizzazioni sindacali la disponibilità a un incontro a breve con le istituzioni locali “che – concludono i tre sindacalisti – sarà fondamentale per il mantenimento dell’occupazione”.