“Il 5 giugno hanno annunciato a sorpresa la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di tutti i dipendenti (97) e oggi, venerdì 9 giugno, mentre le lavoratrici e i lavoratori manifestavano per le vie di Carugate per ribadire che il lavoro c’è e che la fabbrica deve continuare a funzionare, il gruppo dirigente della Ceme spa è riuscito a superare se stesso quanto a barbarie, facendo arrivare davanti ai cancelli un camion su cui caricare i macchinari”. A dirlo è un comunicato di Fim Cisl e Fiom Cgil Milano.
“Ma dove pensano di essere, nel Far West? Ma credono davvero di poter trasformare un’azienda che funziona (dove fino a pochi giorni fa si facevano pure gli straordinari) in un’area dismessa senza neppure discutere con sindacato, lavoratori e istituzioni?” chiedono i sindacati dei metalmeccanici. Il primo incontro sulla procedura di chiusura e licenziamento collettivo, continua il comunicato, è stato fissato “per il 13 giugno all’Associazione industriali di Monza: questi “capitani coraggiosi” avevano intenzione di mettere tutti davanti al fatto compiuto di una scatola vuota? Per ci quanto riguarda così non andrà: dalla Ceme non uscirà neppure un bullone, le trattative si fanno a bocce ferme”. In conclusione, Fim e Fiom avvertono che “le lavoratrici e i lavoratori vigileranno anche sabato e domenica per evitare i possibili raid dell’azienda”.