Giovedì 28 giugno 2018, dopo il voto vincolante delle lavoratrici e dei lavoratori della Cefla, è stato sottoscritto tra la direzione aziendale della cooperativa, le rappresentanze sindacali unitarie e le organizzazioni sindacali territoriali il rinnovo del contratto integrativo aziendale che riguarda oltre 1.000 lavoratori nel territorio imolese. "L'importante risultato, validato dal 91,6% dei consensi, avviene dopo una lunga e complessa trattativa durata oltre un anno, che ha visto impegnate tutte le parti per costruire una struttura salariale e normativa in grado di dare vere risposte a tutti i lavoratori e alla cooperativa", si legge in una nota di Fim, Fiom e Uilm di Imola.
L'accordo, che avrà una durata triennale, prevede per la parte economica la conferma di un premio di risultato variabile, allargato a tre parametri (redditività, produttività e efficienza) che può raggiungere un valore di 2.900 euro a cui si aggiunge, dopo quasi trent'anni, l'aumento dei superminimi collettivi aziendali non assorbibili pari a 600 euro a partire da luglio 2018. Inoltre, in via sperimentale, viene introdotto un premio di assiduità dal valore complessivo a regime di ulteriori 600 euro aggiuntivi erogati semestralmente.
Novità assoluta per Cefla, il premio di risultato verrà garantito anche a tutti i lavoratori somministrati, con un anticipo mensile di 50 euro, che produrrà già a partire dal mese di luglio un aumento, per questi lavoratori precari, di oltre 80 euro.
Per Fim, Fiom e Uilm questo è "un obiettivo che risponde all'esigenza di unificare un mondo del lavoro sempre più disgregato e frammentato dove inoltre, con l'estensione della polizia sanitaria integrativa Cefla, dal valore di 346 euro a partire dal 1° gennaio 2019, prima era prevista solo per i lavoratori con una anzianità superiore a 4 anni, permette di allargare diritti a tutti i lavoratori presenti in azienda".
Si sono raggiunti anche significativi miglioramenti nella parte normativa, tra i quali si segnala: la conferma della riduzione strutturale dell'orario di lavoro settimanale con un miglioramento nelle modalità di utilizzo; l'aumento delle maggiorazioni sulle ore lavorate nei turni disagiati; l'introduzione di 8 ore aggiuntive di permessi retribuiti per visite mediche a chi ha più di 50 anni di età. Sul versante delle relazioni sindacali si è rafforzato il ruolo propositivo e partecipativo ai processi aziendali da parte dei lavoratori, attraverso le rappresentanze sindacali unitarie aziendali, come ad esempio sulle stabilizzazione dei rapporti di lavoro o su eventuali licenziamenti, l'istituzione di commissioni paritetiche su temi specifici come il welfare e la formazione continua, nonché l'allargamento dell'informativa e della conoscenza degli andamenti economici e dell'organizzazione aziendale e produttiva. Un altro importante aspetto è il recepimento in Cefla dell'accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro dove si riconosce il principio che la dignità degli individui non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza.
Per Fim Fiom Uilm territoriali e la Rsu aziendale l'accordo raggiunto rappresenta "un importante consolidamento e miglioramento degli aspetti normativi e economici presenti in cooperativa e permette contemporaneamente di rafforzare le relazioni sindacali attraverso un proficuo percorso di confronto e partecipazione dei lavoratori. Dimostrazione di ciò sono i 699 lavoratori che hanno partecipato al referendum per l'approvazione dell'accordo".