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Dopo otto mesi di trattativa, oggi a Roma è stata siglata l’ipotesi di accordo tra i rappresentanti delle associazioni degli artigiani (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani) e dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle piccole e medie imprese del tessile (fino a 249 addetti) e chimico (fino a 49 addetti), scaduto il 31 marzo scorso, che avrà vigenza fino al 31 dicembre 2018.
Per quanto riguarda il salario gli aumenti saranno così suddivisi con riferimento al salario medio di ogni settore: 75 euro per il settore tessile; 75 euro per la gomma-plastica; 87 euro per il settore chimico-concia; 70 euro per ceramica, vetro, abrasivi; 100 euro per il settore terzo fuoco (aziende fino a 249 addetti). L’erogazione sarà articolata in tre tranche. Inoltre, sono previsti 50 euro di una tantum sia per la sezione tessile, che per quella chimica. Per quanto riguarda la confluenza del ccnl terzo fuoco, invece, sono previsti 350 euro di una tantum.
Sul capitolo del welfare contrattuale le aziende verseranno 10,42 euro al mese, a loro totale carico, in favore del fondo sanitario di riferimento (Sanarti). Verrà inoltre applicata la bilateralità prevista dagli accordi interconfederali con le associazioni artigiane sempre a carico dell’aziende, con un importo pari a 10,42 euro mensili per ogni dipendente. Per la sezione tessile, invece, l’elemento di garanzia retributiva, per le aziende che non fanno contrattazione di secondo secondo livello, passerà da 220 euro a 240 euro annui. Per la sezione chimica del contratto, l’elemento perequativo, sempre per le aziende che non fanno contrattazione di secondo livello, viene aumentato del 4%.
In materia di mercato del lavoro, le parti hanno normato l’apprendistato professionalizzante e la gestione dei contratti a termine, nonché la somministrazione del lavoro a tempo determinato. “Perseguendo una politica di razionalizzazione dei ccnl – dichiarano i sindacati – è stato realizzato in un unico contratto il primo accorpamento dei settori della moda (tessile, abbigliamento, calzature, pelli e cuoio, giocattoli, occhiali, penne e spazzole, ombrelli) con i settori del chimico (chimico, gomma-plastica, abrasivi, concia, vetro, ceramica, terzo fuoco). In un’ottica di ottimizzazione sono state allineate tutte le scadenze contrattuali al 31 dicembre 2018 per una vigenza contrattuale complessiva di 21 mesi”. “Adesso – concludono i sindacati – la parola definitiva passa alle assemblee dei lavoratori per approvare l’ipotesi di accordo”.