Dopo ventuno mesi di vacanza contrattuale e numerosi incontri, sia in sede plenaria che tecnica, tesi al rinnovo del ccnl panificazione (artigianale e industriale) si è riunita oggi, 27 settembre, la delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che ha confermato lo stato di agitazione di tutto il settore, indetto un pacchetto di 8 ore di sciopero e una campagna di mobilitazione e informazione straordinaria, al fine di sbloccare la fase di stallo delle trattative, e arrivare quanto prima a un rinnovo del contratto che possa migliorare le condizioni di lavoro di circa 80.000 lavoratori e lavoratrici del settore.
Fai, Flai e Uila hanno più volte invitato le controparti (Fiesa e Federpanificatori) a dare luogo a un rinnovo contrattuale in linea con la piattaforma unitaria, promossa da Cgil, Cisl e Uil sul modello contrattuale, nonché in continuità con i rinnovi recentemente sottoscritti nel settore alimentare. "Per mesi, invece, Federpanificatori e Fiesa hanno continuato ad avanzare l’assurda pretesa di destrutturare il sistema di contrattazione condiviso dalle parti, negando ogni disponibilità a riconoscere aumenti contrattuali sui minimi tabellari nazionali. Invece, in sede negoziale, le controparti hanno più volte ribadito di voler differenziare il salario su base territoriale, introducendo un principio che abbiamo, sin dal primo momento, definito discriminatorio e inaccettabile", denunciano i sindacati.
"Per tali ragioni, entro il 15 ottobre, è proclamato un pacchetto di otto ore di sciopero, da organizzare, a livello territoriale, sia nei panifici industriali che in quelli artigianali. Contestualmente, sarà promossa una campagna d'informazione su tutto il territorio nazionale e diretta ai consumatori sullo stato del settore e sulle condizioni di lavoro nello stesso. Il 21 e 22 ottobre saranno promosse due giornate di mobilitazione nazionale e straordinaria del settore, con scioperi nei luoghi di lavoro, gazebi, presidi e iniziative pubbliche nelle principali città italiane, tese a dare la massima visibilità alla vertenza contrattuale", concludono le tre sigle.