Dopo due giorni di confronto serrato, in presenza della delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil, a diciotto mesi dalla scadenza del contratto nazionale dei consorzi di bonifica, i sindacati hanno dovuto prendere atto dell'impossibilità di proseguire la discussione.
"A fronte della nostra ampia disponibilità a portare avanti il dialogo per chiudere l'accordo in tempi rapidi – affermano le tre sigle in una nota unitaria –, la controparte datoriale non ha saputo dare adeguate risposte all'insieme delle richieste presentate nella nostra piattaforma. Le proposte dello Snebi (sindacato nazionale enti di bonifica e irrigazione) su salario, demansionamento, tutela dei lavoratori a tempo determinato, agibilità sindacale e disciplina dei licenziamenti sono state ritenute dall'intera delegazione insufficienti per il prosieguo della trattativa".
A fronte della rottura del tavolo negoziale, Fai, Flai e Filbi confermano lo stato di agitazione, dichiarando di attivare il blocco degli straordinari e un percorso che porterà i lavoratori allo sciopero".