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Nel tardo pomeriggio di oggi, 14 dicembre, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le associazioni degli artigiani Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai hanno siglato a Roma l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2016-2018 (rivista la vigenza contrattuale 24 mesi per il Chimico e 30 per il settore Moda), contratto che accorpa il settore della Moda con quello dei Chimici. Coinvolta una platea di 250.000 lavoratori di cui 155.000 in circa 60 mila aziende per l’artigianato Moda e 95.000 lavoratori in 40 mila aziende per il settore chimico.
Per i dipendenti del settore Moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, occhialeria, ecc) è previsto un aumento salariale di 45 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 120 euro in due tranche. Per i dipendenti del settore Chimica (chimica, gomma plastica, lampade, ecc) è previsto un aumento salariale di 48,10 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 80 euro in due tranche.
Per i dipendenti del settore Ceramica (Ceramica, abrasivi, piastrelle, ecc) è previsto un aumento salariale di 42 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” 80 euro in due tranche. Gli aumenti salariali tengono conto del recupero reale dell’inflazione e degli andamenti del settore. “Questo contratto – dicono i sindacati – è importante soprattutto perché è il primo vero accorpamento di settori manifatturieri diversi, un altro passo avanti verso la razionalizzazione del numero dei contratti nazionali”. Per quanto riguarda il mercato del lavoro è stato introdotta una nuova norma contrattuale per il reinserimento al lavoro a tempo indeterminato, con acquisizione di una nuova qualifica professionale, di soggetti svantaggiati.
È stata poi migliorata la norma sui congedi parentali attraverso il recepimento norma di Legge su frazionabilità dei congedi (Aspettativa Post - Partum L.104). Viene inoltre riconosciuto il diritto ad una aspettativa di 12 mesi in caso di malattie gravi. Per quel che riguarda il tema della legalità e il contrasto allo sfruttamento del lavoro lungo la filiera viene riconosciuta la responsabilità in solido prevista per gli appalti anche per il lavoro in subfornitura. Sono, a riguardo, stati sottoscritti un protocollo sulla legalità ed un avviso comune da presentare alle istituzioni. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori che dovranno approvare l’intesa.