Licenziare definitivamente la riforma del lavoro, nel testo uscito dal Senato. E concordare con l'Esecutivo un pacchetto di modifiche da inserire, per esempio, nel Decreto Sviluppo. È questa, avanzata in un’intervista a Il Sole 24 Ore, la proposta di Giuliano Cazzola, Pdl, vice presidente della commissione Lavoro della Camera, e relatore (assieme a Cesare Damiano) alla riforma Fornero.
“Abbiamo appreso dai giornali dell'intenzione del premier Monti di voler chiudere tutto entro il 28 giugno. E anche quando, la settimana scorsa, abbiamo stilato i lavori della commissione Lavoro nessun rappresentante dell'Esecutivo ci ha segnalato una tale necessità. Ma è chiaro che se c'è un accordo politico si potrà arrivare a un via libera in tempi rapidissimi”. Un accordo politico che, evidentemente, “dovrà prevedere l'emendabilità del Ddl, rispettando così il lavoro svolto dal Parlamento. Non c'è dubbio infatti che il Pdl farà fatica ad accettare la chiusura della partita sulla flessibilità in entrata E molto dipende anche da cosa dirà oggi in Senato il ministro Fornero sugli esodati, un tema che non sta a cuore solo al Pd. La mia proposta è quella di concordare con l'Esecutivo le modifiche da apportare. E di tradurle in emendamenti da presentare al Decreto Sviluppo”.
Cazzola, votiamo così la riforma, poi modifiche condivise
19 giugno 2012 • 00:00