Quattro licenziamenti eseguiti dalla società Vedis per motivi disciplinari, ma che per la Cgil di Catania sono invece collegati all'insofferenza per le legittime richieste del sindacato in azienda. Non a caso due su quattro licenziati sono Rsa.
"I licenziamenti sono stati notificati poco prima di Natale e anche questa si è rivelata una scelta poco accorta. - racconta il segretario della Filt Cgil di Catania, Alessandro Grasso - I rapporti tra lavoratori e azienda sono tesi da oltre un anno a questa parte; i lavoratori avevano chiesto chiarimenti legittimi in merito al ritardo di alcuni pagamenti, e avevano avanzato richieste altrettanto normali. Ma da parte dell'azienda non abbiamo registrato disponibilità nonostante i nostri inviti al confronto. Anzi, in alcuni casi ci è stato risposto che incontrarsi in centro città sarebbe stato troppo scomodo. Poi gli animi si sono accesi durante un confronto chiesto da noi al quale, per estrema correttezza e trasparenza, abbiamo invitato anche la Digos. Ed ecco il risultato: licenziate quattro persone dopo un provvedimento disciplinare. Un comportamento che giudichiamo di stampo medievale".
Cosa accadrà adesso? Il sindacato chiede che vengano ritirati i licenziamenti e che le parti si vedano in Prefettura. "Non c'è alcuna volontà di attaccare le aziende, la Cgil non nutre pregiudizi. - aggiunge il segretario della Cgil catanese, Rota - Al contrario, proprio perché siamo al fianco dei lavoratori e viviamo questo difficile presente, siamo certi che si possano percorrere pezzi di strada insieme nell'interesse comune. Ma resta il fatto che licenziare come risposta ad una giusta richiesta di diritti e trasparenza, è inammissibile. Chiediamo alla Vedis di porre fine agli atteggiamenti antisindacali e di fare il necessario passo indietro".