La Flai-CGIL di Catania ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori del Consorzio di Bonifica 9 Catania e ha proclamato una manifestazione di protesta per mercoledì 20 gennaio a partire dalle ore 8,30 presso la sede del Consorzio in via Centuripe 1 A a Catania.

La decisione è scaturita dopo il faccia a faccia con i dirigenti dell’area tecnica e agraria e con il direttore generale  del Consorzio. I lavoratori attendono ancora lo stipendio di dicembre e su di loro pesa l'incognita sui tempi di riavvio all'occupazione.

"Tale condizione di lotta sarà revocata solo se il Commissario straordinario e l'assessore regionale all'Agricoltura, daranno indicazioni concrete sull'avvio dei lavoratori stagionali, necessario per gli interventi di manutenzione degli impianti e infrastrutture per la stagione irrigua. - si legge in una nota della segreteria provinciale della Flai Cgil di Catania- Le risposte che la dirigenza consortile ha fornito ai quesiti sindacali sono insufficienti; stigmatizziamo  l’atteggiamento della Regione che non riconosce il ruolo fondamentale della Bonifica al servizio dell’Agricoltura".

In concreto la dirigenza consortile, dopo essersi confrontata con i dirigenti regionali, sostiene che il Consorzio versa in una situazione di sofferenza economica e finanziaria, tale che, pur volendo, non sarebbe nelle condizioni materiali di assicurare risposte concrete alle richieste avanzate in sede sindacale. Ma la Flai chiede di "approfondire sin da subito, con interlocutori qualificati, gli aspetti legati, alla gestione economico-finanziaria, all’aspetto manutentivo delle infrastrutture, e all’avvio di quei lavori che consentano il regolare svolgimento della campagna irrigua 2016. Questo passa dall' avviamento al lavoro dei lavoratori stagionali (in tutto 140 a Catania),che nella realtà etnea sono il perno dell' attività ordinaria, poiché rappresentano il 60% della forza lavoro". La Flai resta "in attesa di una convocazione del Commissario o dell’Assessore all’Agricoltura. Nel frattempo  sarà intrapresa una dura lotta".