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Nella mattinata di oggi, 9 novembre, i lavoratori delle cooperative appaltatrici della Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (Mo), Work Service e Ilia D.A, in sciopero da 18 giorni continuativi, sono andati a far sentire la loro voce presso le sedi legali delle citate cooperative. La prima “visita” – come riferiscono in una nota la Flai Cgil e la Filt Cgil dell'Emilia Romagna – è stata fatta presso la sede legale del consorzio Job Service, in Via Cappuccini 2/A di Vignola (Mo), indirizzo ricavato dal sindacato grazie a una visura camerale, in base alla quale risulta che il consorzio conti un solo dipendente e raggruppi diverse cooperative, che forniscono in appalto centinaia di lavoratori alle aziende del distretto delle carni. Tra queste, appunto, ci sono anche Work Service e Ilia, che hanno aperto una procedura di licenziamento collettivo per 75 soci lavoratori, poi estesa a tutti i 127 addetti in forza. È da notare, come sottolineano i sindacati, che il costo di un dipendente diretto in Castelfrigo è di circa 27 euro lordi l’ora, mentre le cooperative lo forniscono a meno di 16 euro.
"Una delegazione, che voleva conversare con un rappresentante legale del consorzio – spiegano Umberto Franciosi e Giulia Grandi, segretari generali di Flai e Filt regionali –, ha dovuto riscontrare il primo problema: l’assoluto anonimato, tanto da poter affermare che il consorzio Job Service è un consorzio fantasma. Come si evince dalle foto non c’è nessuna targhetta e nemmeno un campanello da suonare – proseguono i due segretari –, solo un numero civico corrispondente a un elegante scantinato". I lavoratori hanno stazionato per una trentina di minuti davanti alla sede del consorzio “fantasma” gridando “basta caporali e legalità”.
Pieni di speranza e con l’intento di trovare qualche rappresentante delle loro cooperative, i lavoratori sono allora saliti sul pullman e si sono recati presso la sede delle loro due cooperative in Via Tombarello 1, in Valsamoggia (Bo). Anche qui una sorpresa: un’elegante casa di campagna nella pianura bolognese e un elenco sterminato di campanelli, ben 22, tutti con sigle di imprese cooperative e di Srl, un vero e proprio “incubatoio” di imprese, fra le quali quattro cooperative del consorzio Job Service di Vignola.
Presso il “cooperatificio” di via Tombarello la solita delegazione ha provato a suonare i campanelli delle due cooperative Work Service e Ilia D.A., un’ignara impiegata ha risposto: “Qui riceviamo e smistiamo solo posta e non ho mai visto i presidenti delle vostre cooperative”. Anche in questo caso i lavoratori, hanno stazionato per una trentina di minuti gridando “basta caporali e legalità”.
Con questo tour fra "consorzi fantasma" e "cooperatifici", continuano Franciosi e Grandi, "abbiamo riscontrato, ancora una volta, ciò che stiamo denunciando da anni, cioè un sistema ideato per abbassare il costo del lavoro attraverso evasioni di Iva, Irap, Irpef, Inps e Inail, gestito da consorzi che ricevono in appalto reparti o linee produttive dalle aziende della lavorazione e trasformazione delle carni, i quali affidano alle loro associate (cooperative o Srl) le attività ricevute in appalto. In questi passaggi, si annidano le evasioni e le elusioni fiscali e contributive, ma anche l’annullamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori".
Servizio Tgr Emilia Romagna
"Con questo sistema – spiegano ancora i segretari di Filt e Flai – il committente può produrre le materie prime, per i rinomati e certificati salumifici di tutto il Paese, con un costo del lavoro abbassato del 40%, producendo però una pesante elusione ed evasione fiscale che paghiamo tutti e che compromette i diritti dei lavoratori, ma anche la concorrenza leale. Un sistema presente a Modena, in tutta la regione e nel resto del Paese. È giunta l’ora che s’intervenga immediatamente, non solo approvando la legge contro le false cooperative, ma anche con norme e indirizzi che contrastino questi appalti di dubbia legittimità. I lavoratori che sono in sciopero da diciotto giorni – concludono Franciosi e Grandi – lottano per il loro posto di lavoro, ma anche per questo: la legalità".